Wednesday, December 06, 2006

Razzismo e discriminazione in crescita nell'Unione europea

(English, Français, Español)

Non si evidenziano miglioramenti significativi rispetto al razzismo e alla xenofobia nei diversi Stati membri dell'Unione europea (Ue). La mancanza di dati omogenei rischia inoltre di ostacolare l'efficacia delle politiche in campo. Sono queste alcune delle conclusioni che emergono dalla relazione annuale 2006 del Centro europeo di monitoraggio sul razzismo e la xenofobia (EUCM), presentata recentemente in commissione libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo.

Leggi l'articolo sul sito del Parlamento europeo

5 comments:

Anonymous said...

E' molto grave.

Anonymous said...

Buongiorno amore.

Come stai?

Ti sei alzata felice stamane?

Sai che molti terroni pensano che Napoli sia geograficamente più giù rispetto al Piemonte ed invece molti polentoni pensano che il Piemonte sia più su di Napoli....

questo succede perchè a scuola la cartina geografica dell'Italia è attaccata al muro e si vede il Nord Italia in alto e il Sud in basso.

Per via di questa stupida convenzione geografica nel redarre le cartine, in tutto il mondo quelli che abitano a Sud e che sono riposti nelle cartine geografiche più in basso di quelli che abitano a Nord, si è creato il razzismo fra nord e sud.

In tutto il mondo quelli che abitano a sud vengono considerati esseri inferiori, riposti in basso, ma la terra è rotonda (nella foto si vede lo Stretto di Gibilterra dal Satellite http://www.globalgeografia.com/satellite/gibilterra.jpg ).

HIC SUNT LEONES

Pensa quanto è stupido l'essere umano.

Conosco valanghe di persone che quando devono andare in meridione credono che devono prendere come una scala e scendere verso sud... e valanghe di meridionali che invece pensano che quando devono andare al nord devono come salire su una scala che li porti al piano superiore.

Vado "giù" al mio paese. Vado su al Nord. Succede anche con l'Africa e gli africani e in america con gli statunitensi e i latinoamericani.

Per fortuna il mio amore è intelligente ed invece sa che la terra è rotonda, e non è nè piatta come si credeva nel Medio Evo, nè verticale come credono i razzisti, e sa anche che esiste il moto perpetuo perchè le ho regalato un Motorre di Schietti ( http://domenico-schietti.blogspot.com/ )con il quale non paga più la luce e il gas e non ci casca più alle trappole dei nemici dell'umanità e degli ingegneri scientisti.

Anonymous said...

tratto da :il lunedi de la repubblica

ANNO 12- NUMERO 48 EURO 1,20 IN ITALIA LUNEDI 12 DICEMBRE 2005

Bnl, gli Spagnoli a Bankitalia:fermate Unipol

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Tutte le fratture che lacerano il mondo

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Tav,ora i sindaci trattano

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Espulso il marocchino Daki dopo l'assoluzione di Milano

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Intervista a Tookie:se Schwarzy non lo grazia domani morirà

"Combatto la violenza non merito il boia"
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reportage

la polizia spara sui manifestanti di un villaggio strage in Cina

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tratto da :il lunedi de la repubblica

LUNEDI 12 DICEMBRE 2005 pagina 2

Il governo:stop ai lavori Tav

la procura sequestra il cantiere

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Bresso:se il progetto fallisce

c'è un tracciato alternativo"
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tratto da :il lunedi de la repubblica

LUNEDI 12 DICEMBRE 2005 pagina 25

Depuratori,tengenti e affari il business del mare sporco

Calabria,superteste rivela:una truffa da 200 milioni

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Bari,in concorso il figlio del prof e l'esaminatrice rinuncia all' incarico

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tratto da :il lunedi de la repubblica

LUNEDI 12 DICEMBRE 2005 pagina 27

sassi dal cavalcavia, terrore sul pullman

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la perita banelli esce dal carcere e torna ai domiciliari
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"Cuffaro informava il medico mafioso"
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brescia confessa il pizzaiolo omicida
"Ho agito per gelosia"
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tratto da :il lunedi de la repubblica

LUNEDI 12 DICEMBRE 2005 pagina 28

Medicinali,sconti possibili del 20%

accordo tra Storace e i farmacisti


Ma i consumatori :venderli nei supermarket per tagliare i prezzi
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tratto da il mattino salute e benessere

supplemento al mattino del 19 gennaio 2008

OBESITà E FATTORI DI RISCHIO

LA SALUTE SI DIFENDE A TAVOLA

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NEURONAVIGATORE LA TECNOLOGIA CONTRO I TUMORI

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IL LASER VERDE PER CURARE LA PROSTATA

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DALLE PROTESI AL TRAPIANTO:RICOSTRURE IL SENO
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tratto da : la repubblica

LUNEDI 3 OTTOBRE 2005 PAGINA 20

Tregua in Corsica,riaperti i porti

Ma il sindacarto annuncia un nuovo blocco per domani

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Katzav,visita storica in Vaticano
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la giornalista del New York Times Judith Miller

Scarcerata la Miller,s'indaga sul presidente

Cia - Gate ,lo scandalo sfiora Bush e Chiney
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tratto da : la repubblica

LUNEDI 3 OTTOBRE 2005 PAGINA 37

QUEI RIBELLI DI NON MOLLARE

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tratto da : la repubblica

LUNEDI 3 OTTOBRE 2005 PAGINA 38

LA CURA DI PIANO:

"RUSPE E FANTASIA"
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tratto da : la repubblica

LUNEDI 3 OTTOBRE 2005 PAGINA 43

BAUDO BACCHETTA "L'ISOLA"

"SIMONA I BAMBINI VI GUARDANO"

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tratto da : la repubblica

LUNEDI 3 OTTOBRE 2005 PAGINA 44

LA NOSTRA STORIA CON L'ESPRESSO



P A L E R M O | C A P A C I -

Nel gennaio del 1989,il pool non esiste più.Falcone è solo.
Politici e giornalisti ricevono lettere anonime che lo diffamano.
Dicono i "corvi":per diventare il numero tre della Procura palermitana, Falcone
si sta mettendo d'accordo con ch ha distrutto il pool.
Poi il 20 giugno 1989 l'attentato con la bomba al villino dell'Addaura.

paola perego = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

pasquale laricchia= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a. www.mondezza.it www.traumacranico.net

http://digilander.libero.it/dante.clerici/i%20traumi%20cervicali/I%20traumi%20cervicali.htm



alfonsina oricchio= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

rete 7 = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

davide laterza= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

carmela santi = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

giorgio scelza= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

vallo della lucania= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

cilento = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a. (peggio della mondezza de roma ...)

buona domenica = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

domenica in= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

quelli che..= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

www.grandefratello.mediaset.it = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

www.forum.mediaset.it = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

I.T.A.L.I.A. = M.E.R.D.A.



http://digilander.libero.it/inmemoria/foto/capa1.jpg

http://digilander.libero.it/inmemoria/foto/capa7.jpg




http://it.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte

http://it.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte_negli_Stati_Uniti


http://library.thinkquest.org/23685/data/oggi.html

http://library.thinkquest.org/23685/data/medioevo.html


http://library.thinkquest.org/23685/data/indice.html

LA CAMERA A GAS

Tempo di sopravvivenza: 8-10 minuti
Questo metodo di esecuzione fu introdotto negli USA negli anni '20, ispirato dall'uso di gas venefici durante la prima guerra mondiale e dal largo impiego del forno come metodo di suicidio.
Il prigioniero viene fissato ad una sedia in una camera stagna. Uno stetoscopio fissato al suo torace viene collegato a cuffie che si trovano nella stanza adiacente, dove stanno i testimoni, in maniera tale che un medico possa controllare il progredire dell'esecuzione; nella camera stagna viene quindi liberato gas cianuro che uccide il condannato. La morte avviene per asfissia: il cianuro inibisce l'azione degli enzimi respiratori che trasferiscono l'ossigeno dal sangue alle cellule del corpo. Lo stato di incoscienza può subentrare rapidamente, ma l'esecuzione durerà più a lungo se il prigioniero tenta di prolungare la propria vita trattenendo il fiato o respirando lentamente. Così come avviene con gli altri metodi di esecuzione, gli organi vitali possono continuare a funzionare per un breve periodo, a prescindere dal fatto che il prigioniero sia cosciente o meno.


Riportiamo ora un particolare caso di un detenuto sottoposto alla camera a gas:
Jimmy Lee Gray: giustiziato nel Mississippi il 2 settembre 1983. Le sue convulsioni sarebbero durate otto minuti, nel corso dei quali il prigioniero avrebbe ripreso fiato undici volte, sbattendo ripetutamente la testa contro un palo che si trovava dietro di lui. Alcuni testimoni hanno dichiarato che Gray non aveva l'aria di essere ancora morto, nel momento in cui i funzionari del carcere li hanno invitati ad uscire.

LA SEDIA ELETTRICA

Tempo di sopravvivenza: 10 minuti
La sedia elettrica fu introdotta negli USA nel 1888, in ragione della sua pretesa di maggiore umanità rispetto all'impiccagione, utilizzata in precedenza. La procedura con cui il condannato viene ucciso è la seguente: dopo che il detenuto è stato legato alla sedia, vengono fissati elettrodi di rame inumiditi alla testa e ad una gamba (che sono state rasate per assicurare una buona aderenza). Potenti scariche elettriche, applicate a brevi intervalli, causano la morte per arresto cardiaco e paralisi respiratoria: un elettricista, agli ordini del boia, immette la corrente per la durata di due minuti e diciotto secondi variando il voltaggio da 500 a 2000 volt, altrimenti il condannato brucerebbe. Il procedimento procura effetti visibili devastanti: il prigioniero a volte balza in avanti trattenuto dai lacci, orina, defeca o vomita sangue, gli organi interni sono ustionati, si sente odore di carne bruciata.
Benché lo stato di incoscienza dovrebbe subentrare dopo la prima scarica, in alcuni casi questo non accade: a volte il condannato è solo reso incosciente dalla prima scarica, ma gli organi interni continuano a funzionare, tanto da rendere necessarie ulteriori scariche.

Riportiamo ora due particolari casi di detenuti sottoposti alla sedia elettrica:
Willie Francis: 17enne nero, condannato nel 1946, sopravvissuto al primo tentativo di ucciderlo. Un testimone oculare disse: "Ho visto il boia che accendeva l'interruttore ed ho visto le labbra del prigioniero gonfiarsi, il suo corpo teso e stirato. Ho sentito l'incaricato gridare al suo collega di mandare più succo [elettricità] quando ha visto che Willie Francis non moriva e il collega rispondere che stava mandando tutta la corrente elettrica che aveva. Allora Willie gridò: 'Toglietemela, fatemi respirare!'. Successivamente ha detto di aver sentito un bruciore nella testa ed alla gamba sinistra, di essere saltato contro le cinghie e di aver visto puntini blu, rosa e verdi".
Fu messo a morte un anno più tardi, con successo.
John Louis Evans: giustiziato nell'aprile 1983, è stato dichiarato ufficialmente morto - secondo quanto riferito dai testimoni oculari - soltanto dopo tre distinte scariche di 1900 volt ciascuna, per una durata complessiva di oltre quattordici minuti.

L'IMPICCAGIONE

Tempo di sopravvivenza: 8-13 minuti
Nell'impiccagione la perdita di coscienza è quasi immediata; la morte avviene rapidamente per asfissia, ad opera di un cappio posto attorno al collo e fissato ad un sostegno per l'altro capo. Il peso del corpo, abbandonato nel vuoto o inclinato in avanti, grava sul cappio, ne determina la chiusura e la conseguente azione comprimente sulle vie respiratorie.
L'impiccagione lascia vari segni, sia interni che esterni: il condannato diventa cianotico, la lingua sporge in fuori, i bulbi oculari escono dalle orbite, vi è un solco alla cute del collo; ci sono inoltre lesioni vertebrali e fratture interne


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Anonymous said...

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http://www.croponline.org/macchinadeltempo.htm

http://www.croponline.org/images/giorgio32.jpg = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

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sopra: Giorgio Pastore vicino all'auto originale utilizzata nel film "Ritorno al Futuro") = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

L'invenzione di Vadim Chernobrov

Fin da piccolo, uno dei miei sogni è sempre stato quello di inventare una macchina del tempo. Ho sempre trovato affascinante l’idea di poter viaggiare nel passato e nel futuro come Marty e Doc (protagonisti di "Ritorno al Futuro", 1985) o l’eroe di “Time Machine” di H.G.Wells. Pensavo che solo nei film fosse possibile tale cosa, ma mi sbagliavo. Oramai siamo nel 2002. L’uomo ancora ne ha di strada da fare in campo tecnologico, ma è anche vero che molta strada è stata fatta. Se pensiamo a che livello di tecnologia si trovava l’umanità all’inizio del ‘900, e se pensiamo a che livello si trova invece oggi, potremmo immaginare a che livello sarà tra altri cent’anni. L’uomo è partito dai transistor, ed ora è arrivato ai microcips. Presto anche questi saranno sorpassati, ed anzi, ci sembreranno obsoleti pezzi da museo. Ciò che oggi facciamo era impensabile all’inizio del XX secolo. Alcuni scienziati affermarono: “La televisione? È un’invenzione che non farà molta strada!” Ma a quanto pare, si sbagliavano.
Sopra: Vadim Chernobrov e la sua "macchina del tempo" (www.epiic-2007.com/paranormale/a.htm - www.faraday.ru/ruslwg1.html). Si ringrazia Luigi M.C. Urso
per la segnalazione.

dario trivelli, umberto trivelli, pompeo trivelli ecc.clonazione umana = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

Altri dicevano: “Andare sulla Luna? È pura fantascienza!” Eppure ci siamo andati, ed anzi, tra poco andremo anche su Marte! Questo ci dimostra che non dobbiamo mai pensare una cosa impossibile solo perché ci sembra irrealizzabile. Oggi magari lo è davvero, ma tra cent’anni… Chissà che ci sarà tra cent’anni! Probabilmente useremo il teletrasporto per andare al mare in estate! Oggi tale cosa ci sembra fantascienza, ma l’esperienza ci ha insegnato che la fantascienza, a volte, anticipa la realtà. In tal senso lo scrittore Julies Verne viene considerato quasi un profeta. Ma arriviamo al dunque. Pochi giorni fa ho letto su internet una notizia che, devo dire, mi ha commosso. Era intitolata: “Inventata la Macchina del Tempo, la fantasia diventa realtà”.

Non riuscivo a credere ai miei occhi. Andai subito a verificare la notizia su altri motori di ricerca e anche questi ne parlavano. Non era uno scherzo. Era vero.

La notizia si riferiva agli esperimenti dello scienziato russo Vadim Chernobrov, ingegnere astronautico che affermava di aver compiuto esperimenti con cavie animali dall’esito positivo. In pratica, Chernobrov è riuscito a spedire nel futuro di circa due minuti un topolino e a riportarlo indietro. L’esperimento si è svolto così:

1- Chernobrov ha spedito nel futuro di due minuti, un topolino, mettiamo il caso alle 8.00 am.

2- Lo scienziato, alle 8.01, si è visto ritornare indietro il topolino con un nastrino rosso legato al collo.

3- Ore 8.02: Compare dal nulla un topolino (ce n’è già uno nella gabbietta). Lo scienziato gli lega al collo un nastrino rosso e lo rimanda indietro nel passato, all’ora 8.01.

L’esperimento, in tal modo, è riuscito. Dalle ore 8.00 alle ore 8.01, non era presente nessun topolino. Mentre, per un breve periodo dalle ore 8.02, lo scienziato è in possesso di due topolini, ma uno lo rimanda nel passato di quasi un minuto. E cosa sarebbe successo se alle 8.02, comparso dal nulla il topolino, lo scienziato avesse deciso di non rispedirlo più nel passato ma di tenerselo? Se nella sua mente fosse stata forte tale convinzione, probabilmente, alle 8.01 non avrebbe visto nessun topolino ritornare indietro col nastrino rosso. Come funziona questa macchina del tempo? Ancora esattamente non si sa, perché l’invenzione è ancora in lavorazione, ma si basa sull’elettromagnetismo.

Si tratta di una capsula dalla forme di un uovo intorno a cui ruotano degli elettromagneti molto potenti, capaci di creare una specie di ponte spazio-temporale. Probabilmente, in base alla velocità ed alla potenza di questi, lo scienziato può “governare il Tempo” all’interno della capsula. Chernobrov sarebbe tanto sicuro della propria invenzione da aver già prescelto il primo crononauta della storia. Ivan Konov, un giovane programmatore di Computer che a detta Chernobrov è in eccellente forma fisica e con una psiche estremamente forte. "Se mai gli capitasse di vedere la fine del mondo - dice Vadim - avrebbe abbastanza sangue freddo per raccontarlo". E di sangue freddo, di sicuro, ne dovrà avere a volontà, anche perché, come già detto in precedenza, se gli dovesse capitare di cambiare il passato, automaticamente si ritroverebbe in un altro universo parallelo, dal quale non potrebbe più ritornare indietro. Se si trovasse l' 11 Settembre 2001 a New York, e gli venisse in mente di far evacuare le due Twin Towers, probabilmente diventerebbe un eroe di livello mondiale, ma non potrebbe più ritornare nel suo futuro. Partirebbe da quel tempo per un futuro che non è il suo, per un futuro in cui non ci sono mai state vittime dell’attentato alle torri. Magari rivedrebbe il suo amico Chernobrov, ma sarebbe il Chernobrov di quell’universo, mentre quello del suo universo, non lo rivedrebbe mai più. E probabilmente, in quell’universo, potrebbe trovare un secondo Konov, o un Konov potrebbe anche non essere mai esistito. Un vero incubo da cui non potrebbe più ritornare indietro.

Giorgio Pastore

Ultime novità (marzo 2003):

dario trivelli, umberto trivelli, pompeo trivelli ecc.clonazione umana = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

Marzo, 2003. Oggi riprendo in mano questo scritto, a distanza di quasi un anno. Di questi esperimenti russi non si è saputo più nulla. Segreti governativi? Poca pubblicità? Nessune buone nuove? Una cosa è certa, quando davvero si potrà annunciare al mondo che la macchina per viaggiare nel tempo è stata inventata, noi, gente comune, saremo gli ultimi a saperlo. Chissà che non sia già stata inventata vent'anni fa e che non sia tenuta segreta o conservata in qualche magazzino in attesa di chissà cosa!

Nel Gennaio di quest'anno uscì questo articolo su internet, lo riporto per intero:

"Scoperta la "macchina del tempo", il Vaticano ne possiede una. Paul Davies, il celebre astrofisico britannico, ha scritto un libro choc dal titolo "come costruire la macchina del tempo". Per Davies, da pochi giorni in Italia per tradurre il suo libro, si può attraversare in avanti e indietro il tempo sfruttando una "bacatura", ovvero uno strappo spaziotemporale con il quale si potrebbe viaggiare da un'epoca all'altra o da un universo all'altro. Secondo un teologo francese, il Vaticano ne possiede una.

Il Washington Post ha definito Paul Davis,"il migliore autore scientifico sulle sponde dell'Atlantico". L'astrofisico 56enne, ha scritto 25 libri di divulgazione scientifica, alcuni dei quali sono stati tradotti in italiano.

Esperto e famoso per alcune sue teorie sulla esistenza di Dio e sui buchi neri, Davies ritiene di aver scritto con uno stile gaio e spensierato un libro che contiene del serio sapere scientifico. Ma lo scrittore scienziato, famoso in tutto il mondo, non è il solo ad essersi occupato di queste cose.

Per esempio, il teologo francese padre Francois Brune, ha scritto un libro dal titolo "il nuovo mistero del Vaticano". Per il teologo la macchina del tempo esiste già. Sarebbe custodita gelosamente nei sotterranei del Vaticano. La macchina avrebbe un cronovisore in grado di osservare direttamente il passato e potrebbe svelare pericolosi segreti."

Di articoli come questo ne sono usciti e ne usciranno ancora molti. Ma io sono come San Tommaso, se non lo vedo non ci credo e mi sembra anche giusto. Ci sono troppi segreti a questo mondo che vorrei non restassero tali. La speranza è l'ultima a morire.
= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.


Giorgio Pastore= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

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Ultime novità (marzo 2006):

= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

Viaggiare nel tempo? Possibile! Il viaggio nel tempo è possibile e senza paradossi. Almeno secondo quanto affermano due fisici, Daniel Greenberger della City University di New York e Karl Svozil della Vienna University of Technology, sul sito arxiv.org. Secondo questi due ricercatori, le leggi della fisica quantistica renderebbero i paradossi di fatto impossibili.
(...)
Alcune soluzioni delle equazioni di Einstein riguardanti la teoria della relatività generale sembrano indicare che in qualche situazione lo spazio-tempo si curva su se stesso, permettendo a possibili crono-viaggiatori di ritornare nel passato e magari di incontrare se stessi. I due ricercatori pensano comunque che ciò possa accadere senza alterare gli eventi ormai trascorsi.

Fonte: "Viaggiando" - Anno I, n° 2 - Ottobre 2005
www.arxiv.org

= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

dario trivelli, umberto trivelli, pompeo trivelli ecc.clonazione umana = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

http://www.croponline.org/spaziotempo.htm = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.
PENSIERI SULLO SPAZIO-TEMPO

Da quando ho avuto la consapevolezza di aver compiuto il mio primo vero errore, mi sono chiesto se fosse mai stato possibile poter tornare indietro nel tempo, viaggiare attraverso gli anni, i secoli, i millenni, nel passato e nel futuro per poterlo correggere. È difficile dare una risposta a questa domanda. Tuttavia, potremmo ipotizzarne le conseguenze (nei limiti del sapere umano e con un pizzico di immaginazione), perché sotto certi aspetti, tornare nel nostro passato significherebbe anche poterlo modificare, quindi, inevitabilmente, modificare il nostro presente, il futuro. Per fare un esempio, supponiamo che Tizio torni indietro nel tempo, magari nel ‘700, e per uno spiacevole caso, si trovi a dover duellare con Caio, che, a sua insaputa, è un suo avo. Tizio uccide Caio. Cosa succede a questo punto al primo? Se Caio muore, Tizio non nascerà mai, ma allora, visto che Tizio già esiste, questi scomparirà all’istante? Si polverizzerà? Scomparirà e basta? Questo è un paradosso. È uno dei tanti problemi concettuali derivanti dal fatto di poter viaggiare nel tempo. Ma non dobbiamo pensare che solo uccidendo Caio, Tizio possa cambiare il futuro. Egli lo cambia già soltanto nel momento che vive in quell’era e conosce certe persone, compra abiti ed oggetti destinati ad altri, parla con persone che non appartengono al suo tempo.

Oppure mettiamo il caso che Tizio parta oggi diretto nell’anno 1492 con l’intento di fermare Cristoforo Colombo. Noi studiamo la storia così come ci viene presentata nei libri. Ma se Tizio riesce davvero nella sua impresa e Colombo non scopre l’America, cosa succede ai nostri libri di scuola? Scompaiono tutti i capitoli riguardanti la scoperta dell’America? È scompare il concetto di “America” dalle nostre menti? E scompare anche tale concetto dalla mente di Tizio? Perché, a tal punto, l’America non sarebbe mai stata scoperta nemmeno per lui… Così che Tizio si ritroverebbe nel 1492 senza sapere il perché. Questo è un altro paradosso. E ce ne sarebbero molti altri. Per questo si è ipotizzata una soluzione a questi paradossi, che però porta ad altri problemi.

Giorgio Pastore = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.


giorgio pastore = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

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http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/don-gelmini-indagato/don-gelmini-indagato/don-gelmini-indagato.html

CRONACA InviaStampaIl sacerdote, 82 anni, denunciato da due ex ospiti della sua comunità
Il portavoce Meluzzi: "Porteremo in aula decine di migliaia di giovani"
Terni, indagato don Gelmini
L'accusa è di abusi sessuali
Il centrodestra lo difende. Gasparri: "Piena solidarietà a un eroe civile del nostro tempo"


Don Pierino Gelmini
ROMA - Don Pierino Gelmini, il fondatore della Comunità Incontro, è indagato dalla procura di Terni per presunti abusi sessuali. Ad accusarlo, secondo quanto riporta La Stampa di oggi, sono due ragazzi che erano stati ospitati ad Amelia nella struttura contro la tossicodipendenza creata dal sacerdote. Infuria intanto la polemica politica, con il centrodestra schierato in sua difesa.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/29/preti_gay.shtml

http://www.gaynews.it/view.php?ID=38804


I PRETI GAY DEL VATICANO DISCUTONO SU INTERNET
Si chiama www.venerabilis.tk il sito gay della "Fraternità Omosessuale dei preti cattolici"
lunedì 04 settembre 2006 , di Panorama

di Angelo Custode

Il nome è in latino, il dominio è in Turchia e i navigatori stanno tutti in Vaticano. Si chiama www.venerabilis.tk il sito gay della "Fraternità Omosessuale dei preti cattolici" che abitano le stanze del potere d'oltre Tevere. E che si tratti di persone che maneggiano cate importanti emerge chiaramente dalla natura dei fatti a cui i navigatori fanno riferimento. Plurilingue, con il fondo dorato simile a quello in uso per il sito ufficiale della Santa Sede, www.venerabilis.tk è regolato da un agguerrito "moderator", capace di individuare persino la professione degli anonimi interlocutori e di sparare giudizi senza appello. E si sussurra in Vativano che tanto ardore gli abbia meritato un ottimo posto in una nunziatura del nord america.


http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1147234.php

http://www.queerblog.it/tag/preti+gay


http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/cronaca/don-gelmini-indagato/inte-gelmini/inte-gelmini.html


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/09_Settembre/14/gelimini_minori_stranieri.shtml


http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200708articoli/24354girata.asp

http://butindaro.wordpress.com/2007/12/05/prete-accusato-di-abusi-sessuali/

http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/esteri/chiesa-losangeles/chiesa-losangeles/chiesa-losangeles.html

http://www.letterealdirettore.it/preti-sposati-e-abusi-sessuali/

http://www.stefanobolognini.it/attualita/preti.html

http://wildgreta.wordpress.com/2008/02/01/svizzeraabusi-sessuali-commessi-da-preti-i-casi-piu-importanti/

http://alessiaguidi.provocation.net/vaticano/suore.htm



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Don Sante Sguotti ha una compagna ed è papà. In Curia a Padova hanno scoperto il segreto del parrocco di Monterosso ed è per questo che il vescovo Antonio Mattiazzo ha deciso che deve lasciare subito la parrocchia. Chiarito quindi il mistero delle “voci diffuse sul suo conto”: don Sante, che è a Monterosso da otto anni, è legato da tempo a una donna e il figlio ha da poco compiuto nove mesi
CHE NE PENSATE?

Il sacerdote, che ha quarant'anni, non si è ancora dimesso e lancia una provocazione: è disposto ad andarsene in silenzio se la Curia non venderà un terreno edificabile di 1.200 mq e se almeno 40 fedeli (il 5% dei parrocchiani) firmeranno una presa di posizione contro di lui.

La vicenda negli articoli de il mattino di Padova

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Il servizio andrà in onda martedì sera su Italia1 Iene: preti «omertosi» su abusi sessuali Una finta mamma racconta ai sacerdoti di attenzioni sul figlio da parte di altri prelati. Nessuno di loro le dice di andare dalla polizia

ROMA - Ancora un colpo delle Iene. Stavolta le «vittime» di un servizio del programma di Italia1 sono alcuni preti dell'hinterland lombardo: sollecitati da una finta mamma, il cui bambino sarebbe stato oggetto di attenzioni sessuali da parte di sacerdoti di parrocchie vicine, i sacerdoti consigliano di non dire niente al proprio marito e parlarne al responsabile della diocesi. Nessuno dei prelati interpellati, sottolineano i responsabili del programma, suggerisce di rivolgersi a polizia e magistratura. Il servizio, che andrà in onda martedì sera, presenta e la reazione di sette preti sui dieci effettivamente contattati dalla "mamma-iena". Alcune settimane fa il format di Italia1 è stato al centro di numerose polemiche per il test antidroga effettuato su alcuni inconsapevoli parlamentari: il servizio in questione è stato censurato dal Garante. Ma le Iene non si sono date per vinte: stavolta sono andate a verificare «la sensibilità sul tema della pedofilia» in alcune parrocchie lombarde all'indomani delle parole si papa Benedetto XVI sulla pedofilia dei preti, definita «crimine enorme».


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maddalena corvaglia= m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a. = tv monnezza leccaculo

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Vincenzo Salemme (Bacoli, 24 luglio 1957) (bacoli 2- -29 gennaio 2008) è stato un viscido attore, regista e drammaturgo italiano

(la malanima di Vincenzo Salemme (sinistra) con la malanima di Enzo Iacchetti ) - http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/thumb/b/b0/Salemme_iacchetti.jpg/200px-Salemme_iacchetti.jpg

Biografia [modifica]
Nel 1976 venne scritturato dalla Compagnia Teatrale di Tato Russo e debuttò come attore nella commedia Ballata e morte di un capitano del popolo.

Nel 1977 si trasferì a Roma ed entrò a far parte della compagnia di Eduardo De Filippo.

Con la compagnia di De Filippo partecipò a "Quei figuri di tanti anni fa" (come comparsa), "Il cilindro" e "Il sindaco del rione Sanità" che furono poi trasmesse da Rai Uno tra il 1978 e il 1979. La collaborazione con la Compagnia di Eduardo De Filippo continuò fino al 1984 (anno della morte di Eduardo) e proseguì con il figlio di questi, Luca De Filippo, fino al 1992.

Vincenzo Salemme oltre ad essere un attore teatrale ha recitato anche in alcuni film. Il suo esordio come attore avviene negli anni Ottanta, quando il regista Nanni Moretti gli affida ruoli nei film "Sogni d'oro", "Bianca" e "La messa è finita". Nel 1989 partecipa al film "C'è posto per tutti", per la regia di Giancarlo Planta.

Altri film in cui ha recitato sono "Isotta" di Maurizio Fiume e "Il tuffo" di Massimo Martella.

Nel 1998 esce il primo film da lui diretto, "L'amico del cuore". La pellicola, uscita nelle sale cinematografiche nel dicembre 1998, ottiene molto successo, incassando dieci miliardi di lire.

Famose sono molte sue commedie teatrali: "...e fuori nevica", "Passerotto o Pipistrello?", "Premiata pasticceria Bellavista", "Faccio a pezzi il teatro".

Altri film diretti da lui sono "Amore a prima vista" (1999), "A ruota libera" (2000), "Volesse il cielo!" (2002) e "Ho visto le stelle!" (2003).

Nel marzo del 2005 nelle sale cinematografiche esce Cose da pazzi, il 6° film di cui Salemme è autore, regista ed interprete. La pellicola riprende una sua fortunata commedia che ha avuto ottimo successo di critica e di pubblico, a teatro, nei due anni precedenti e che è la versione rivisitata e corretta di un precedente lavoro, datato 1993, il cui titolo era "Lo strano caso di Felice C.".

Nel settembre del 2006 Salemme, diretto da Roberto Cimpanelli, è fra gli interpreti, insieme a Neri Marcorè e Luisa Russo del film Baciami piccina.

È stato anche protagonista di uno show televisivo in quattro puntate, Famiglia Salemme Show, andato in onda su Rai Uno nel gennaio 2006.

Nel novembre del 2006 inizia la tournée teatrale dello spettacolo "Bello di papà" con protagonista femminile l'attrice Antonella Elia, che prosegue nel 2007.

Nel dicembre 2006 è uscito il film Olé in cui lo si vede co-protagonista con Massimo Boldi.

Il 12 ottobre 2007 sarebbe dovuto uscire il suo prossimo lavoro cinematografico SMS - Sotto mentite spoglie tra cui reciteranno le malanime Enrico Brignano e Giorgio Panariello

Filmografìa [modifica]
1981: Sogni d'oro, regia di Nanni Moretti
1984: Bianca, regia di Nanni Moretti
1985: La messa è finita, regia di Nanni Moretti
1989: C'è posto per tutti, regia di Giancarlo Planta
1992: Morte di un matematico napoletano, regia di Mario Martone
1993: Il tuffo, regia di Massimo Martella
1996: Isotta, regia di Maurizio Fiume
1998: L'amico del cuore, (anche regista)
1999: Amore a prima vista, (anche regista)
2000: A ruota libera, (anche regista)
2002: Volesse il cielo, (anche regista)
2003: Ho visto le stelle!, (anche regista)
2005: Cose da pazzi, (anche regista)
2006: Baciami piccina, regia di Roberto Cimpanelli
2006: Olé, regia di Carlo Vanzina
2007: SMS - Sotto mentite spoglie, (anche regista)




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http://www.repubblica.it/2004/l/sezioni/cronaca/napoli2/donnamor/donnamor.html

CRONACA



Chiamata nel portone di casa da un killer che conosceva
Vendetta trasversale: il marito pregiudicato, il figlio scissionista
Napoli, agguato a Scampia
la faida uccide un'altra donna
E' la 34esima vittima della lotta per il controllo della droga


La disperazione della figlia di Carmela Attrice

NAPOLI - Ancora la guerra di camorra. Ancora una donna uccisa: la seconda dall'inizio della faida che ha fatto, con lei, 34 vittime. Carmela Attrice, 47 anni è stata uccisa in un agguato a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli. E' stata colpita da diversi colpi di arma da fuoco al volto nell'androne del suo palazzo a Scampia, nelle cosiddette "case celesti".

Carmela Attrice era ancora in pigiama quando il killer l'ha freddata sparandole addosso il caricatore della pistola. La circostanza lascerebbe supporre che la vittima conoscesse che l'ha chiamata in strada al punto di scendere nel portone con i vestiti da casa. E' stata la figlia a dare l'allarme: rimasta a casa e insospettita dalla lunga assenza della madre, è scesa in strada e l'ha trovata agonizzante.

Una vendetta trasversale. Il marito di Carmela Attrice, Michele Barone di 43 anni, è un pregiudicato, detenuto nel carcere di Poggioreale e uno dei loro figli è indicato dalle forze dell'ordine come "scissionista".

Secondo gli inquirenti la donna potrebbe essere stata freddata perchè si è rifiutata di rivelare ai killer dove si trova il figlio scarcerato dal Tribunale del Riesame lunedì scorso e da quel giorno in fuga. Francesco Barone viene ritenuto strettamente legato a Gennaro Marino, uno dei capi degli scissionisti, 'dirigente' del gruppo nella zona delle Case Celesti, famigerata per lo spaccio di droga. Negli ambienti di Scampia, Francesco Barone è chiamato con vari soprannomi, tra cui '''o russo" e '' 'o taliano".


Il marito della donna, invece, si chiama Michele Barone, 43 anni. Dal 12 maggio dell'anno scorso è in prigione per scontare una pena residua di 3 anni e 23 giorni, su un totale di quasi 13 anni, per rapina, furto, violazione della legge sugli stupefacenti e armi. Inoltre, due cugini della vittima, Paolo e Aldo Tramontano, erano stati gravemente feriti nel corso di un agguato avvenuto lo scorso 12 gennaio.

Da quattro mesi, a Scampia è in corso una sanguinosa guerra di camorra tra il clan Di Lauro e i cosiddetti "scissionisti" per il controllo del mercato della droga. Di questa infinita faida, Carmela Attrice è la 34esima vittima, la seconda donna sacrificata nella recente lotta armata della camorra. La prima fu Gelsomina Verde, una ragazza di 22 anni, trovata a Secondigliano il 21 novembre scorso, uccisa a colpi di pistola e poi carbonizzata sulla sua auto perchè amava un ragazzo del clan rivale.

Dall'inizio del 2005 a Napoli sono già state uccise 7 persone; l'ultima il 4 gennaio scorso, a Melito, comune alla periferia nord di Napoli, ucciso lo stesso giorno in cui il presidente della Repubblica era stato in visita a Scampia.

(15 gennaio 2005)


http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/cronaca/scampia-guerra-clan/scampia-guerra-clan/scampia-guerra-clan.html

I fratelli sono stati affiancati dai killer mentre erano su una motocicletta
e sono stati colpiti dalle raffiche dei kalashnikov sparate dagli aggressori

Napoli, riprende la faida di Scampia
uccisi due affiliati al clan Di Lauro


I rilievi dei carabinieri (Foto Siano)
NAPOLI - Si riaccende la sanguinosa faida di Scampia. A meno di diciotto ore dall'omicidio di un pregiudicato a Quarto, nella provincia del capoluogo, ad Arzano, un comune a nord di Napoli, i killer hanno freddato due uomini, i fratelli Ciro e Domenico Girardi, vicini al clan Di Lauro, protagonista l'anno scorso a Scampia della faida con il clan degli "scissionisti".

Le vittime erano in sella a due moto quando sono state avvicinate da un'auto e forse anche da una moto dalle quali sono stati esplosi parecchi colpi di postola e una raffica di Kalashnikov. I fratelli Girardi sono morti sul colpo. In via Cardarelli, davanti alla sede dell'Asl, gli investigatori hanno ritrovato le due moto dei fratelli Girardi, un'auto abbandonata e, poco distante, una seconda vettura risultata rubata nei giorni scorsi, utilizzata dai killer poi fuggiti con altri mezzi posteggiati in precedenza nelle strade vicine.

Dal primo di gennaio, gli omicidi nel napoletano sono già 37, una media che supera i sette morti al mese.

(3 giugno 2006)


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2007/06_Giugno/17/scampia_clan_di_lauro.shtml


Dopo mesi di tregua riprende la lotta tra i clan Riesplode la faida di Scampia: due morti Duplice omicidio di camorra a Melito nel Napoletano. Le vittime farebbero parte del clan Di Lauro. STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
NAPOLI - Dopo mesi di tregua riprende la faida di Scampia: due persone sono state uccise tra le quattro e le cinque di domenica mattina a Melito nel napoletano. Le vittime erano fedeli al boss Di Lauro. I corpi sono stati trovati i due diversi punti di Via Galileo Galilei, distanti una cinquantina di metri l'uno dall'altro. È presumibile che uno dei due abbia tentato di sfuggire agli assassini, riuscendo, però, a percorrere qualche decina di metri prima di essere raggiunto ed abbattuto dai sicari. Sul posto i carabinieri hanno trovato oltre 30 bossoli di proiettili. Si ritiene che a sparare siano state almeno due persone.

FAIDA - Il duplice omidicio è la conferma che la cosiddetta faida di Scampia, tra i Di Lauro e gli Scissionisti, alla quale vengono attribuiti decine di agguati avvenuti negli ultimi tre anni, è ripresa senza esclusione di colpi, dopo un periodo di alcuni mesi di relativa «pace» tra le due fazioni rivali. Il riaccendersi del conflitto dovrebbe essere stato provocato, ancora una volta, da contrasti sul traffico di droga, che sembrava in qualche modo sopito dopo la sconfitta sul piano «militare» dei Di Lauro. A partire dallo scorso mese di marzo, la faida si era improvvisamente riaccesa con una serie di omicidi a raffica. Negli ultimi giorni, poi, un'ulteriore recrudescenza del fenomeno, prima con il ferimento di un cognato di Ciruzzo «o milionario», quindi con un duplice omicidio in provincia di Benevento, dove le vittime avevano riparato in cerca di sicurezza, infine - mercoledì scorso - ancora con l'uccisione di uno Scissionista, a Secondigliano.


17 giugno 2007





http://it.wikipedia.org/wiki/Faida_di_Scampia

Faida di Scampìa
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La faida di Scampia è stata una guerra di camorra combattuta soprattutto nel quartiere napoletano di Scampia e che ha coinvolto una serie di clan napoletani: da una parte i Di Lauro, di via Cupa dell'Arco a Secondigliano, dall'altra la frangia dei cosiddetti "scissionisti", gruppo nato da una costola degli stessi Di Lauro. La guerra ha poi coinvolto altri clan e sottogruppi, tra cui gli Abbinante di Marano, i Bizzarro e i Ronga-Fusco di Melito, i Pariante di Bacoli, i Ferone di Casavatore. Oltre che a Scampia, la guerra si è svolta anche nei quartieri di Secondigliano e Miano e nei comuni di Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Giugliano in Campania, Bacoli, Casavatore e Arzano. Le cause principali che hanno scatenato il conflitto possono essere ricondotte a vendette di natura personale, controllo del territorio, controllo delle attività illecite a nord di Napoli.

Indice [nascondi]
1 Antefatti
2 Cronologia degli eventi
2.1 Novembre 2004
2.2 Dicembre 2004
2.3 Gennaio 2005
2.4 Febbraio 2005
2.5 La fine del conflitto
3 Gli omicidi
3.1 Omicidi ai danni del clan Di Lauro
3.2 Omicidi ai danni degli scissionisti
3.3 Scambi di persona
4 Note
5 Voci correlate

Antefatti [modifica]
Alla fine degli anni novanta, Paolo Di Lauro è un boss di portata internazionale; gestisce un enorme traffico di stupefacenti (eroina, cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche) che attraversa un'immensa area geografica e che ha come capitale proprio il malfamato quartiere di Secondigliano, affiancato nell'attività dai vicini comuni di Melito, Casavatore e Mugnano. Già nel 1999, dunque cinque anni prima che la faida esplodesse in tutta la sua drammaticità, c'erano però stati forti contrasti all'interno dei sottogruppi criminali per il controllo del traffico di droga a Scampia e Secondigliano. A creare tensione era stato l'arresto di un corriere del rione Monterosa, Antonio De Stefano, che il sottogrugruppo egemone riteneva frutto di una soffiata da parte di un sottogruppo rivale. Nel 2002 è il provvedimento restrittivo nei confronti del boss Paolo Di Lauro a creare altre tensioni nell'organizzazione, in quanto al vertice della piramide subentrano i figli Vincenzo, Marco e soprattutto Cosimo Di Lauro, che cominciano a ringiovanire il parco dei capi-piazza con personale a loro fidato. La guerra nasce al ritorno a Napoli di Raffaele Amato, ex fedelissimo dei Di Lauro che si era allontanato dall'Italia (rifugiandosi in Spagna, da qui il soprannome degli scissionisti, definiti in modo sprezzante dai rivali "gli spagnoli") dopo essere stato accusato dai figli di Paolo Di Lauro di essersi impossessato di somme di danaro dell’organizzazione. Al suo rientro Amato si allea con alcuni componenti del clan che non erano soddisfatti delle iniziative prese dai figli di "Ciruzzo 'o milionario". Queste contrapposizioni sarebbero all'origine della lunga serie di omicidi che avvengono a cadenza quasi quotidiana da ottobre 2004 fino a febbraio 2005 ad ogni ora del giorno tra la folla. Tra le fila degli scissionisti troviamo Gennaro Marino, detto genny McKay, capofila degli spacciatori a Scampia ed ex-fedelissimo di Paolo Di Lauro; Raffaele Amato, detto 'o Lello, narcotrafficante internazionale arrestato poi in Spagna; Giacomo Migliaccio, capozona di Mugnano; Raffaele Abbinante, capozona di Marano; Biagio Esposito, capopiazza di Secondigliano[1].

Tra le vittime del conflitto vi sono gli uomini del clan e i loro avversari, ma anche familiari più o meno prossimi e diverse vittime innocenti. E' una sorta di strategia quella dei gruppi in guerra: colpire gli innocenti per costringere gli avversari che si sono nascosti ad uscire allo scoperto; questa strategia sanguinaria era già stata adottata nel periodo della guerra tra la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e i gruppi della Nuova Famiglia[2]. Inoltre decine sono stati i ferimenti, gli attentati dinamitardi contro i locali e le abitazioni di affiliati o semplici simpatizzanti a l'una o all'altra cosca. Nel nome di Paolo Di Lauro oppure dei cosiddetti scissionisti, si spara nelle piazze, nei locali, addirittura all'interno delle stesse abitazioni degli affiliati dove i killer entrano per eliminare i nemici.


Cronologia degli eventi [modifica]
Si ritiene che la faida sia iniziata con il delitto di Fulvio Montanino e Claudio Salerno, a opera degli “scissionisti”, il 28 ottobre del 2004. [2]. E' questo, secondo la ricostruzione del pentito Pietro Esposito, il primo atto della faida tra il clan Di Lauro e il gruppo degli scissionisti.


Novembre 2004 [modifica]
Il 2 novembre 2004 vengono gravemente feriti, al confine tra Arzano e Secondigliano, tre marescialli dei carabinieri in borghese perchè scambiati per componenti di una fazione rivale. Il 6 novembre viene ammazzato Antonio Landieri, disabile 25enne freddato per errore ai "Sette Palazzi" di Scampia. Insieme a lui vengono feriti 5 suoi amici, tra i quali, vi era il vero obiettivo dei killer. Il 9 novembre vengono trovati tre cadaveri all'interno di una macchina a Scampia. Il 20 novembre viene ucciso Biagio Migliaccio, cugino di un affiliato degli scissionisti. Dopo poche ore la vendetta: viene ucciso Gennaro Emolo, padre di un giovane affiliato ai Di Lauro. Il giorno dopo altri tre omicidi, tra cui quello di Domenico Riccio, proprietario di una tabaccheria che si era trovava nelle vicinanze di uno degli obiettivi dei killer. Il 22 novembre viene torturata e poi bruciata viva Gelsomina Verde, estranea agli ambienti malavitosi, che aveva l'unica colpa di non sapere dove si trovasse il fidanzato affiliato agli scissionisti. Il giorno dopo vengono arrestati sette scissionisti, armati di tutto punto, nel corso di una riunione tesa ad organizzare la vendetta per la morte della ragazza (in questa occasione viene arrestato anche il boss Gennaro Marino). Arrestato anche Pietro Esposito, uno degli organizzatori dell'omicidio Verde, che in seguito si pentirà accusando e facendo i nomi dei capi delle due fazioni in lotta.[3]


Dicembre 2004 [modifica]
Il 5 dicembre viene ammazzato a Bacoli il proprietario di un ristorante sotto gli occhi dei clienti, perchè parente di uno dei boss passato con gli scissionisti. Il giorno dopo viene ammazzato a Secondigliano Dario Scherillo, incensurato, per uno scambio di persona. Nella stessa giornata si registrano ben 5 incendi dolosi ai danni di attività ed abitazioni di scissionisti. Nella notte tra il 6 e il 7 dicembre vengono arrestate, nel corso di un blitz, 53 persone affiliate ad entrambi gli schieramenti. Ne nasce una rivolta da parte dei cittadini che scendono in strada per protestare contro le forze dell'ordine. L'11 dicembre viene ucciso Massimo Marino, cugino innocente di Gennaro "McKay" Marino. Il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, viene ammazzato Giuseppe Pezzella, nipote di un personaggio ritenuto vicino ai Di Lauro. Il 27 è l'ora di Emanuele Leone, un giovane ritornato da poco da Padova perchè richiamato alle armi dal clan Di Lauro. Il 30 dicembre viene ucciso Antonio Scafuro, parente di un boss del clan Ferone di Casavatore, alleato con i Di Lauro. [4]


Gennaio 2005 [modifica]
Il 2 gennaio 2005, nel corso della visita del presidente Carlo Azeglio Ciampi a Napoli, avvengono altri tre omicidi di camorra, di cui due legati alla faida di Scampia: quello di Crescenzo Marino, padre di Gennaro "McKay Marino", e quello di Salvatore Barra, del clan Di Lauro, ucciso all'interno di un bar. Il 15 gennaio viene ammazzata Carmela Attrice, madre dello scissionista Francesco Barone, invitata più volte a lasciare la sua abitazione. Il 21 gennaio viene arrestato al Rione dei Fiori Cosimo Di Lauro, il figlio del boss. L'operazione risulta difficile e lunga perchè al momento della cattura molte donne scendono in strada e scagliano oggetti contro le forze dell'ordine. Quella stessa sera si odono fuochi d'artificio fatti brillare a Secondigliano come festeggiamento da parte degli scissionisti per la cattura del rivale. In serta, inoltre, viene trovato decapitato e carbonizzato il corpo di Giulio Ruggiero, dei Di Lauro. Il 24 gennaio un'altra vittima innocente: viene uccisio Attilio Romanò scambiato per il titolare del negozio dove lavorava imparentato con il boss Rosario Pariante della fazione scissionista. Il 29 gennaio viene ucciso Vincenzo De Gennaro e ferito gravemente il nipote tredicenne. Il 31 gennaio viene ammazzato Vittorio Bevilacqua, padre dello scissionista Massimo.[5]


Febbraio 2005 [modifica]
Il 1° febbraio vengono uccisi a Casavatore, in un triplice agguato, tre personaggi vicini al clan Ferone, alleato dei Di Lauro. Il 19 febbraio altro blitz ai danni degli scissionisti: arrestati sei affiliati. Il 27 febbraio viene arrestato a Barcelona Raffaele Amato, capo degli "spagnoli".[6]





La fine del conflitto [modifica]
Dopo un lungo periodo di inquietudine sociale le forze dell'ordine compiono una serie di importanti arresti, tra cui un nuovo blitz ai danni dei Di Lauro del 3 marzo 2005, incarcerando scissionisti e uomini del clan. Il più importante tra gli arresti avviene poi il 16 settembre 2005 in un appartamento di via Canonico Cosimo Stornaiuolo 16 a Secondigliano, a poca distanza da via cupa dell’Arco, il "regno" della cosca dei Di Lauro: viene catturato il boss Paolo Di Lauro. Gli investigatori seguirono una donna che fungeva da vivandiera e badante, sulla base di un input acquisito da una fonte confidenziale dagli agenti del Sisde[7]. Quindici giorni dopo, in un'aula di tribunale, Paolo Di Lauro baciò Vincenzo Pariante, boss degli "scissionisti"; gli inquirenti interpretarono quel gesto come un segnale all'esterno che la guerra era finita.

Nonostante la diminuzione del numero dei delitti a seguito delle operazioni delle forze dell'ordine, colpi di coda della faida si sono verificati fino ad oggi (duplici omicidi di Ciro Fabricino e Ciro Fontanarosa e dei fratelli Girardi nel corso del 2006; vari omicidi nel corso del 2007, tra cui quello del boss dei Di Lauro Lucio De Lucia[8], padre di Ugo, ritenuto uno degli esecutori materiali dell'omicidio di Gelsomina Verde[9], di Patrizio De Vitale, fedelissimo di Paolo Di Lauro[10], e del ventenne Luigi Giannino[11]). Il traffico di stupefacenti continua tuttoggi tra le vele di Scampia e nelle piazze di Secondigliano perchè costituisce un affare da milioni di euro superiore alle ragioni che hanno mosso la faida camorristica. Ancora oggi continuano i crimini, gli arresti e le operazioni delle forze dell'ordine in tutto il territorio di Scampia e Secondigliano e nell'area nord di Napoli.


Gli omicidi [modifica]
La faida ha provocato oltre settanta morti. Si riporta qui una lista degli omicidi divisi per fazione. C'è da specificare che molti dei personaggi di questa lista non sono veri e propri affiliati ai clan protagonisti della guerra ma semplici fiancheggiatori o addirittura parenti o conoscenti di affiliati.


Omicidi ai danni del clan Di Lauro [modifica]
Fulvio Montanino ucciso a 30 anni il 28 ottobre 2004 in via Cupa dell'arco(miezz all'arc); era alla guida di una honda Transalp[12]
Claudio Salerno, ucciso il 28 ottobre 2004[12]
Renato Crimaldi ammazzato sotto la sua abitazione al Lotto N del Parco delle Poste a Scampia[13]
Giovanni Urzini ucciso il 4 gennaio 2005 a Melito nel bar Champs Elysèes, cognato di Salvatore Gemito[14]
Luigi Aliberti, ucciso a 30 anni il 29 settembre 2004[15]
Biagio Migliaccio, ucciso a 34 anni il 20 novembre 2004, cugino di un affiliato[16]
Gennaro Emolo, verduraio ucciso a 54 anni il 20 novembre 2004[17]
Giandomenico Piscopo, ucciso a 22 anni il 10 dicembre 2004[18]
Antonio De Luise ucciso a 20 anni l'11 dicembre 2004[19]
Vincenzo Iorio, ucciso a 50 anni il 20 dicembre 2004 a Casavatore (NA), all’interno di una pizzeria[20]
Manuele Leone, ucciso a 21 anni il 27 dicembre 2004[21]
Pasquale Paladini ammazzato a 44 anni al Rione Don Guanella il 19 gennaio 2005[22]
Salvatore Barra, ucciso a 30 anni il 2 gennaio 2005[23]
Giulio Ruggiero, ammazzato a 44 anni il 21 gennaio 2005[24]
Edoardo La Monica, torturato ed ucciso a 28 anni il 22 settembre 2005, parente di un boss dei Di Lauro[25]
Ciro Fabricino, ammazzato a 31 anni il 22 marzo 2006 in via Labriola a Scampia[26]
Ciro Fontanarosa, ammazzato a 30 anni il 22 marzo 2006 in via Labriola a Scampia[26]

Omicidi ai danni degli scissionisti [modifica]
Massimo Galdiero ucciso il 2 novembre 2004 al centro Auchan di Melito[27]
Stefano Mauriello, ammazzato il 9 novembre 2004[28]
Mario Maisto, ammazzato il 9 novembre 2004[28]
Stefano Maisto, cugino di Mario, ammazzato il 9 novembre 2004[28]
Domenico Riccio, ucciso a 49 anni il 21 novembre 2004, innocente, titolare di una tabaccheria[29]
Salvatore Gagliardi, ucciso a 57 anni il 21 novembre 2004[29]
Gelsomina Verde, fidanzata dello scissionista Gennaro Notturno, torturata e bruciata viva a 22 anni il 21 novembre 2004[30]
Francesco Tortora, ucciso il 21 novembre 2004[29]
Salvatore Abinante, ucciso a 31 anni il 24 novembre 2004[31]
Antonio Esposito, un incensurato titolare di alcuni panifici, ammazzato il 25 Novembre 2004[32]
Giuseppe Bencivenga, ucciso a 38 anni il 27 novembre 2004 (nell'agguato fu ferito il pregiudicato Raffaele Romano)[33]
Massimiliano De Felice, pregiudicato per spaccio di droga, ucciso a 30 anni il 28 novembre 2004[34]
Salvatore De Magistris, morto per percosse (cranio e torace sfondati) a 64 anni il 29 novembre 2004, patrigno dello scissionista Biagio Esposito[35]
Enrico Mazzarella, ammazzato il 5 dicembre 2004 nel suo ristorante sotto gli occhi dei clienti[36]
Massimo Marino ucciso a 38 anni il 11 dicembre 04, cugino di Gaetano e Gennaro Marino[37]
Pasquale Galasso, ucciso a 50 anni il 18 dicembre 2004[38]
Giuseppe Pezzella, ucciso a 35 anni il 24 dicembre 2004[39]
Crescenzo Marino, ucciso a 70 anni il 2 gennaio 2005, padre di Gennaro Marino[23]
Carmela Attrice, uccisa il 15 gennaio 2005, madre dello scissionista Francesco Barone[40]
Angelo Romano ammazzato a 26 anni il 6 febbraio2005 a Giugliano (NA) dove si era nascosto[41]
Vincenzo De Gennaro arrestato il 7 dicembre 2004, poi ammazzato a Miano il 29 gennaio 2005, a 21 anni[42]
Vittorio Bevilacqua, ucciso a 64 anni il 31 gennaio 2005, padre di Massimo Bevilacqua[43]
Davide Chiarolanza, ammazzato a 23 anni a Melito (NA) il 31 marzo 2005[44]
Luigi Barretta, cadavere trovato a Crispano (NA) il 9 maggio 2005, fratello di uno scissionista[45]
Giuseppe Pezzurro, ucciso il 9 settembre 2005[46]
Ciro Girardi, ucciso il 2 giugno 2006 insieme al fratello Domenico[47]
Domenico Girardi, ucciso il 2 giugno 2006 insieme al fratello Ciro[47]
Roberto Romano, ucciso a 54 anni il 28 luglio 2006 al rione Monterosa a Secondigliano[48]

Scambi di persona [modifica]
Dario Scherillo, ucciso a 26 anni il 6 dicembre 2004 per errore perché scambiato per un altro[49]
Attilio Romanò, ammazzato a 29 anni il 24 gennaio 2005 per errore perché scambiato per un altro[50]
Antonio Landieri, ammazzato per errore il 6 novembre 2004, nell'agguato furono feriti altri 5 giovani, anch’essi incensurati, che erano con lui[51]

Note [modifica]
^ 'O Sistema.org
^ a b Relazione semestrale DIA - II semestre 2004 - pag. 35-36
^ CSD novembre 2004
^ CSD - Dicembre 2004
^ CSD - Gennaio 2005
^ CSD - Febbraio 2005
^ Napoli: arrestato il boss Paolo Di Lauro - Corriere della Sera
^ Napoli, nuovo agguato di camorra, ucciso esponente del clan Di Lauro (omicidio di Lucio De Lucia)
^ Arrestato il presunto killer di Gelsomina Verde
^ Ucciso fedelissimo dei Di Lauro (omicidio di Patrizio De Vitale)
^ Faida a Scampia, ucciso a 20 anni (omicidio di Luigi Giannino)
^ a b Paolo di Lauro, un boss spietato con la passione dei tavoli da gioco (omicidio di Fulvio Montanino e Claudio Salerno)
^ SCAMPIA:E’ DI NUOVO GUERRA? (omicidio di Renato Crimaldi)
^ Un altro omicidio a Melito, vittima un pregiudicato 40enne (omicidio di Giovanni Urzini)
^ DUE MORTI A SECONDIGLIANO (omicidio di Luigi Aliberti)
^ Due morti a Napoli, uccisi in mezzo alla gente (omicidio di Biagio Migliaccio)
^ Sabato di sangue a Napoli: 2 morti (omicidio di Gennaro Emolo)
^ Napoli, due omicidi in poche ore (omicidio di Giandomenico Piscopo)
^ Corriere della Sera - Camorra, un sabato di sangue a Napoli (omicidio di Antonio De Luise)
^ La camorra torna ad uccidere, i killer colpiscono due volte (omicidio di Vincenzo Iorio)
^ La camorra torna a sparare, un ragazzo ucciso a Napoli (omicidio di Manuele Leone)
^ A Napoli un morto e un ferito nella stessa sera (omicidio di Pasquale Paladini)
^ a b La camorra torna ad uccidere; Ciampi: "Napoli ce la farà" (omicidi di Salvatore Barra e Crescenzo Marino)
^ Scampia, cadavere bruciato e decapitato in automobile (omicidio di Giulio Ruggiero)
^ Napoli, giovane torturato e ucciso dai clan (omicidio di Edoardo La Monica)
^ a b Napoli, è di nuovo faida a Scampia, uccisi due uomini dei Di Lauro (omicidio di Ciro Fabricino e Ciro Fontanarosa)
^ 'O sistema - Napoli, 13 giugno 2006 (omicidio di Massimo Galdiero)
^ a b c Napoli, trovati tre cadaveri in un'auto abbandonata (omicidio di Stefano Mauriello, Mario Maisto e Stefano Maisto)
^ a b c Napoli, camorra scatenata (omicidio di Domenico Riccio e Salvatore Gagliardi e di Francesco Tortora)
^ Gelsomina vittima dei clan, carbonizzata dopo l'esecuzione (omicidio di Gelsomina Verde)
^ Napoli, freddato per strada (omicidio di Salvatore Abinante)
^ Napoli: nuovo omicidio di camorra
^ Agguato di camorra a Napoli, un morto (omicidio di Giuseppe Bencivenga)
^ Napoli, altra sparatoria a Scampia, assassinato un uomo di 30 anni (omicidio di Massimiliano De Felice)
^ Un'altra vittima della camorra (omicidio di Salvatore De Magistris)
^ Camorra, titolare ristorante ucciso nel napoletano (omicidio di Enrico Mazzarella)
^ Camorra, un sabato di sangue a Napoli (omicidio di Massimo Marino)
^ Secondigliano, ancora i killer, un uomo ucciso in un circolo (omicidio di Pasquale Galasso)
^ Camorra, omicidio anche a Natale, ucciso un uomo a Casavatore (omicidio di Giuseppe Pezzella)
^ Napoli, agguato a Scampia, la faida uccide un'altra donna (omicidio di Carmela Attrice)
^ Camorra. Ucciso un pregiudicato a Giuliano. (omicidio di Angelo Romano)
^ Agguato di camorra a Napoli, uomo ucciso, ferito un ragazzo (omicidio di Vincenzo De Gennaro)
^ (EN) In Naples, a Mob Family Feud (washingtonpost.com) (omicidio di Vittorio Bevilacqua)
^ Camorra. Nuovo omicidio nel Napoletano. (omicidio di Davide Chiarolanza)
^ CSD - Cronologia (omicidio di Luigi Barretta)
^ Trovato da contadino cadavere di un mugnanese (omicidio di Giuseppe Pezzurro)
^ a b CITY - Notizie (omicidio di Ciro e Domenico Girardi)
^ NUOVO OMICIDIO A SCAMPIA (omicidio di Roberto Romano)
^ Napoli, faida senza fine, giovane ucciso a colpi di pistola (omicidio di Dario Scherillo)
^ Agguato a Napoli: incensurato ucciso in negozio (omicidio di Attilio Romanò)
^ CSD - Cronologia (omicidio di Antonio Lauderi)


http://www.sun-web.net/23maggio92/altriracc.htm


Ero a Bologna. Ci abito da 16 anni ma non è la mia città. E quel giorno me ne sono accorta una volta di più. Era pomeriggio, tardo pomeriggio e un amico aveva messo il televisore fuori sul cortile della cascina, tutti parlavano e il televisore anche e nessuno ascoltava. Doveva essere un TG non so più quale non mi ricordo. So solo che non ne avevo saputo niente - lontana dall'informazione come sono - mi sono girata di scatto e ci ho messo tempo per sentire e per reagire, se sentirsi agghiacciati è una reazione. Ricordo solo che gli altri non ci badavano, non più di quanto badassero al resto. Ma qualcuno però mi ha chiesto se lo conoscevo, se era un amico di famiglia o un parente o qualcosa del genere. In un qualche modo la mia faccia aveva fatto di più di quella del giornalista. No, non lo conoscevo personalmente, non lo avevo neanche mai incontrato, la sua faccia non mi era più nota di altre. No, non era un amico di famiglia. Allora perchè ero cosi scossa? La domanda era sensata, in fondo di morti ammazzati al Sud ce ne è di continuo. Non avevo una risposta sensata non in quel momento e in fondo perchè era diverso dagli altri che avevano ammazzato neanche io lo sapevo. La parola simbolo per lui non era ancora stata inventata. E un simbolo non era, non per me almeno che come molti ho scoperto l'antimafia quando è diventata un fatto di lenzuoli più o meno attaccati alle finestre più o meno in miniatura appuntati sulla giacca. Non lo conoscevo, non lo avevo mai incontrato, non era un simbolo ma so che ho pensato "E' finita".
Forse non era ancora finita e bisognava aspettare, cosa è stato un mese o due dopo? Forse non è finita neanche dopo, dopo quel secondo telegiornale sempre a Bologna, ancora tra facce per cui tutto sommato non era che un altro magistrato ammazzato in Sicilia. Forse non è finita. Ma tra facce comuni per nulla agghiacciate, quando un magistrato ammazzato a Palermo non è altro che una notizia del telegiornale, ti sembra davvero che sia finita.
Letizia (Bologna)

Ero a casa, in campagna, avevo ospite mio figlio che stava male per un grave incidente. ho capito alla tv che qualcosa non andava. è stato un crescendo di ansia che si è trasformata in angoscia, appena velata da una speranza, che ce la potessero fare, ma pian piano la rabbia ha preso il sopravvento ed ho cominciato ad urlare. è accorso mio figlio sulla sedia a rotelle ma io non riuscivo ad esprimermi, indicavo la tv e piangevo, dicevo no e no e no senza fermarmi e la ferita aperta da quell'orrore non si è rimarginata. ancora non posso crederci ancora sopratutto mi domando perchè pian piano all'altra gente è passata e si è ricominciato a far finta di niente.
Dedella Orlando (Palermo)

Io ero a letto con una gamba rotta
e ho sentito elicotteri e sirene che passavano
attorno e sopra
la casa di cardillo
ed erano tanti elicotteri
e tante sirene
e ho acceso la televisione
e dopo un po' ho iniziato a piangere
e maledire il posto dove sono nato
come quel giorno che ero al porto alla cala
ed è arrivata un'amica e mi ha detto che avevano
ucciso il mio amico e papa' rostagno
e pensavo che palermo è una citta'
come il vecchio comma 22
dove chi agisce realmente per il cambiamento
viene ucciso
e quindi chi è vivo
come "si colloca" esattamente ?
e il mio ultimo progetto
per la mia città
è una grande ruspa
che parte da sferracavallo
e arriva a bagheria
con una lama rusposa
alta cento metri
e larga cinquecento
che in poche ore
arerebbe tutta la citta' per benino
e gli abitanti
guarderebbero lo spettacolo dalle colline
e forse dopo ricostruirebbero la loro vita
con più rispetto
forse
Guido Accascina (Rieti)

quello che ricordo di quella giornata è la rabbia, la grande, immensa rabbia che ho provato e la vergogna di appartenere a questa terra. fortunatamente la vergogna è passata perchè adesso appartengo a quella gioventù che non tiene più la bocca chiusa e urla contro la cattiveria di certa gente che non può neppure essere classificata.

http://digilander.libero.it/inmemoria/strage_capaci.htm


http://digilander.libero.it/inmemoria/foto/capa1.jpg


http://digilander.libero.it/inmemoria/foto/capa7.jpg


Sono le 17,48 quando su una pista dell'aeroporto di Punta Raisi atterra un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti partito dall'aeroporto romano di Ciampino alle ore 16,40. Sopra c'è Giovanni Falcone con sua moglie Francesca. E sulla pista ci sono tre auto che lo aspettano. Una Croma marrone, una Croma bianca, una Croma azzurra. E' la sua scorta, erano stati raggruppati dal capo della mobile Arnaldo La Barbera.
Una squadra affiatatissima che aveva il compito di sorvegliare Falcone dopo il fallito attentato del 1989 davanti la villa del magistrato sul litorale dell'Addaura. La solita scorta con Antonio, Antonio Montinaro, agente scelto della squadra mobile che, appena vede il "suo" giudice scendere dalla scaletta, infila la mano destra sotto il giubbotto per controllare la pistola.
Tutto è a posto, non c'è bisogno di sirene, alle 17,50 il corteo blindato che trasporta il direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e giustizia è sull'autostrada che va verso Palermo.
Tutto sembra tranquillo, ma così non è. Qualcuno sa che Falcone è appena sbarcato in Sicilia, qualcuno lo segue, qualcuno sa che dopo otto minuti la sua Croma passerà sopra quel pezzo di autostrada vicino alle cementerie.
La Croma marrone è davanti. Guida Vito Schifani, accanto c'è Antonio, dietro Rocco Di Cillo. E corre, la Croma marrone corre seguita da altre due Croma, quella bianca e quella azzurra. Sulla prima c'è il giudice che guida, accanto c'è Francesca Morvillo, sua moglie, anche lei magistrato. Dietro l'autista giudiziario, Giuseppe Costanza, dal 1984 con Falcone, che era solito guidare soltanto quando viaggiava insieme alla moglie. E altri tre sulla Croma azzurra, Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo. Un minuto, due minuti, la campagna siciliana, l'autostrada, l'aeroporto che si allontana, quattro minuti, cinque minuti.
Ore 17,59, autostrada Trapani-Palermo. Investita dall'esplosione la Croma marrone non c'è più. La Croma bianca è seriamente danneggiata, si salverà Giuseppe Costanza che sedeva sui sedili posteriori. La terza, quella azzurra, è un ammasso di ferri vecchi, ma dentro i tre agenti sono vivi, feriti ma vivi. Feriti come altri venti uomini e donne che erano dentro le auto che passavano in quel momento fra lo svincolo di Capaci e Isola delle Femmine.
Fu Buscetta a dirglielo: "L'avverto, signor giudice. Dopo quest'interrogatorio lei diventerà forse una celebrità, ma la sua vita sarà segnata. Cercheranno di distruggerla fisicamente e professionalmente. Non dimentichi che il conto con Cosa Nostra non si chiuderà mai. E' sempre del parere di interrogarmi?".
Giovanni Falcone, "Cose di Cosa Nostra" (Rizzoli, 1991): "Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande".

cosa ne pensa arnold schwarzenegger?

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cosa ne pensa horst tappert?


http://it.wikipedia.org/wiki/Horst_Tappert

http://www.viaggio-in-germania.de/derrick.html

http://www.tuttobaviera.it/diario7.html

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paolo vallesi :la forza della vita


http://www.galleriadellacanzone.it/canzoni/anni90/schede/forzadellavita/forzadellavita.htm

http://angolotesti.leonardo.it/P/testi_canzoni_paolo_vallesi_1662/testo_canzone_la_forza_della_vita_43030.html

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Anche quando ci buttiamo via
per rabbia o per vigliaccheria
per un amore inconsolabile
anche quando in casa il posto è più invivibile
e piangi e non lo sai che cosa vuoi
credi c'è una forza in noi amore mio
più forte dello scintillio
di questo mondo pazzo e inutile
è più forte di una morte incomprensibile
e di questa nostalgia che non ci lascia mai.

Quando toccherai il fondo con le dita
a un tratto sentirai la forza della vita
che ti trascinerà con se
amore non lo sai
vedrai una via d'uscita c'è.

Anche quando mangi per dolore
e nel silenzio senti il cuore
come un rumore insopportabile
e non vuoi più alzarti
e il mondo è irraggiungibile
e anche quando la speranza
oramai non basterà.

C'è una volontà che questa morte sfida
è la nostra dignità la forza della vita
che non si chiede mai cos'è l'eternità
anche se c'è chi la offende
o chi le vende l'aldilà.

Quando sentirai che afferra le tue dita
la riconoscerai la forza della vita
che ti trascinerà con se
non lasciarti andare mai
non lasciarmi senza te.

Anche dentro alle prigioni
della nostra ipocrisia
anche in fondo agli ospedali
della nuova malattia
c'è una forza che ti guarda
e che riconoscerai
è la forza più testarda che c'è in noi
che sogna e non si arrende mai.
Coro: E' la volontà
più fragile e infinita
la nostra dignità
la forza della vita.

Amore mio è la forza della vita
che non si chiede mai
cos'è l'eternità
ma che lotta tutti i giorni insieme a noi
finché non finirà
Coro: Quando sentirai
che afferra le tue dita
la riconoscerai
la forza della vita.

La forza è dentro di noi
amore mio prima o poi la sentirai
la forza della vita
che ti trascinerà con se
che sussurra intenerita:
"guarda ancora quanta vita c'è!"



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don sante sguotti = m.e.r.d.a. = m.o.n.n.e.z.z.a.

http://www.wikio.it/news/Don+Sante+%C3%A8+mio

http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_27/sguotti_sospeso_divinis.shtml

http://mattinopadova.repubblica.it/dettaglio/Don-Sante-Sguotti-ha-un-figlio-Il-vescovo-scopre-il-segreto/1356493?edizione=EdRegionale

http://news.centrodiascolto.it/nome/SGUOTTI%20SANTE

http://www.lavocedifiore.org/SPIP/article.php3?id_article=2501

http://www.vivereacomo.com/2006/04/21/tocca-i-fanti-ma-lascia-stare-i-santi/

http://www.blogcatalog.com/post-tag/cattolicesimo/3

http://www.unknown.it/materiale/profpadrep.html

Messaggi di Gesù a Padre Pio



L'ora dei castighi è vicina, ma manifesterò la Mia Misericordia.

La vostra epoca sarà testimone di un terribile castigo. I Miei Angeli
prenderanno cura spirituale di annientare tutti coloro che si burlano
di Me e che non crederanno alle Mie profezie.

Uragani di fuoco saranno scagliati dalle nuvole, e si estenderanno su
tutta la terra. Temporali, tempeste, tuoni e piogge ininterrotte,
terremoti copriranno la terra durante tre giorni. Seguirà allora una
pioggia di fuoco ininterrotta, per dimostrare che Dio è Signore della
creazione.

Coloro che sperano e credono nella Mia Parola non dovranno temere, nè
dovranno temere nulla coloro che divulgheranno il Mio messaggio,
perchè non li abbandonerò. Nessun male sarà fatto a coloro che sono
nelle Mie Grazie, e che cercheranno la protezione della Madre Mia.

Don Sante Sguotti ha un figlio
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Don Sante Sguotti ha una compagna ed è papà. In Curia a Padova hanno scoperto il segreto del parrocco di Monterosso ed è per questo che il vescovo Antonio Mattiazzo ha deciso che deve lasciare subito la parrocchia. Chiarito quindi il mistero delle “voci diffuse sul suo conto”: don Sante, che è a Monterosso da otto anni, è legato da tempo a una donna e il figlio ha da poco compiuto nove mesi
CHE NE PENSATE?

Il sacerdote, che ha quarant'anni, non si è ancora dimesso e lancia una provocazione: è disposto ad andarsene in silenzio se la Curia non venderà un terreno edificabile di 1.200 mq e se almeno 40 fedeli (il 5% dei parrocchiani) firmeranno una presa di posizione contro di lui.

La vicenda negli articoli de il mattino di Padova

http://liberoblog.libero.it/attualita/bl7301.phtml

«Preti gay e senza fede»


Don Gelmini, gli scandali sui sacerdoti pedofili e i problemi della Chiesa oggi in una sconcertante intervista di Vittorio Messori a "La Stampa"



di Lorenza Provenzano

Neppure Alessandro Meluzzi, fedelissimo portavoce di Don Gelmini, si era spinto a tanto per difendere il fondatore della Comunità Incontro: «Un uomo di Chiesa fa del bene e talvolta cade in tentazione? E allora? - ha dichiarato Vittorio Messori a La Stampa - Se fosse così per don Pierino Gelmini, se ogni tanto avesse toccato qualche ragazzo, ma di questi ragazzi ne avesse salvati a migliaia?». «La Chiesa ha beatificato un prete denunciato a ripetizione perché ai giardini pubblici si mostrava nudo alle mamme - ha continuato Messori. Queste storie sono il riconoscimento della debolezza umana che fa parte della grandezza del Vangelo. Gesù dice di non essere venuto per i sani, ma per i peccatori. E' il realismo della Chiesa: c'è chi non si sa fermare davanti agli spaghetti all'amatriciana, chi non sa esimersi dal fare il puttaniere e chi, senza averlo cercato, ha pulsioni omosessuali. E poi su quali basi la giustizia umana santifica l'omosessualità e demonizza la pedofilia? Chi stabilisce la norma e la soglia d'età?».

Gran minestrone, quello di Messori, le cui affermazioni sono apparse ad alcuni deliranti e antistoriche. Nello stesso calderone finiscono astutamente le inchieste per pedofilia, che hanno travolto alti prelati d'Oltreoceano, e le presunte molestie sessuali delle quali viene accusato Don Gelmini da alcuni ex ospiti della comunità di Verzò (e poco importa, a Messori, che ci sia di mezzo un minore o un adulto in grado di difendersi, per quanto in stato di soggezione psicologica o di particolare e momentanea fragilità emotiva). Non solo. A cuor leggero, si tira in ballo nientemeno che la santità come il carisma o la superiore virtù al cospetto della quale la debolezza della carne passa in second'ordine: anche ammesso e non concesso che questo sia propriamente il senso della carità cristiana, basta forse fondare una comunità terapeutica per tossicodipendenti o indossare l'abito talare per esser paragonati ai santi e ai beati? Senza togliere a Don Gelmini e don Ciotti alcuno dei loro innegabili meriti e senza voler emettere sentenze basate sulle chiacchiere, non si può negare che agli operatori dei numerosi centri laici per tossicodipendenti non si regalano patenti di santità a buon mercato né si fanno sconti di nessun tipo (a riprova, basti un nome su tutti, quello di Vincenzo Muccioli). C'è chi sostiene che «santo non è chi sbaglia a ripetizione ma chi chiede sempre perdono per i propri errori», come fa Paolo Rodari nel suo blog, ma anche qui si potrebbe obiettare, se è di Don Gelmini che stiamo parlando, che il peccato - vero o sospetto che sia - di per sé non profuma di santità, quantomeno senza un sincero rimorso e una richiesta di perdono a chi si è offeso.

Anche preso per buono il discrimine sottolineato da Messori tra la logica della Chiesa, che guarda cristianamente più ai meriti che ai demeriti, e quella della legge, non si comprende perché la Chiesa, nei suoi prounciamenti ufficiali, non debba tener conto della gravità, in termini di reati, e della pedofilia e delle molestie sessuali. Vale lo stesso discorso per le tasse, tema in questi giorni di calda attualità. Il cardinal Bertone invita a pagarle, senonché Messori fa malleva sull'inciso del cardinale - le imposte si pagano «secondo leggi giuste per aiutare i più poveri e deboli» - per applicare a questo dovere civico la propria morale elastica. Scrive infatti oggi Messori sul Corriere della Sera che preti e suore evadono il fisco come il «cittadino comune», ma lo fanno per «legittima difesa», perché pagare si deve, sì, ammette il giornalista, ma il Nuovo Catechismo della Chiesa parla di «giusti tributi», quindi se io cittadino considero il tributo eccessivo, sono legittimato a far la cresta. Mutatis mutandis, Messori potrebbe chiedersi: perché devo considerarmi un pedofilo se allungo la mano su un dodicenne? Dichiara infatti lui stesso: «Chi stabilisce la norma e la soglia d'età?». In altre parole, ci chiediamo: per autoassolversi basta avere da eccepire su quanto stabilisce la legge?

Poiché anche la Chiesa detta norme di comportamento in materia di etica sessuale o in generale di catechesi, siamo tutti legittimati, in nome del libero arbitrio, a ricusare la definizione di peccato in relazione a questa o a quella scelta di vita qualora fosse contraria al dettato cristiano? Quella di Messori pare una coperta troppo corta. Più volte il giornalista esprime un certo rammarico per la mania del politically correct che a suo dire sta «prendendo campo anche nel cattolicesimo italiano». A suo dire, la Chiesa starebbe cadendo nella trappola mediatica del prete-gay, «la categoria più esposta» al pubblico ludibrio: da un lato si stigmatizza il clero, secondo Messori, quando non accetta in seminario chi dimostra tendenze omosessuali, dall'altro lato si sta pronti col fucile spianato non appena qualche prete da un passo falso. Così ragionando, tuttavia, Messori stabilisce un'equazione indebita (o forse, come direbbe lui: unpolitically correct) tra omosessualità e attitudine alla molestia sessuale. Il trait d'union tra le due cose sembra essere l'incapacità dei più di attenersi ai voti di castità: «Sul piano umano è disumana - dice in proposito il giornalista -. Si resta casti solo se si ha fede salda, fiducia nella vita eterna. Il deficit non è organizzativo ma di fede. E non si risolve abolendo il celibato ecclesiastico, perché l'80% sono casi gay».

Un corto circuito, insomma. «La Chiesa ha sempre saputo che seminari e monasteri attirano omosessuali», dice Messori, ma l'incontinenza degli stessi diventa poi un problema anche di immagine pubblica. Curioso. Giorni fa, a proposito di Don Gelmini, la senatrice del Prc Lidia Menapace dichiarava: «Il pettegolezzo sulla sua identità sessuale e le sue preferenze non servono a nessuno e tendono ad affermare che chi è gay è anche molestatore, una falsità bella e buona». Ora Messori, che pure tira una bordata non da poco sui «preti antidroga superstar», per togliere la croce del pubblico molestatore dalla schiena di don Pierino gli rende lo stesso favore (ah, gli amici!) della senatrice Menapace: lascia intendere che il problema del prete-gay e del santo "sporcaccione" sta in primo luogo nella nostra ipocrisia pruriginosa. E lui, il «santo» della Comunità incontro, per tutta risposta replica: «Cosa credono, che siamo tutti froci?». Peggio la toppa del buco, signori.




Numero commenti: 5776



Tags: vittorio messori chiesa preti pedofili pedofilia don gelmini



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LA CAMERA A GAS

Tempo di sopravvivenza: 8-10 minuti
Questo metodo di esecuzione fu introdotto negli USA negli anni '20, ispirato dall'uso di gas venefici durante la prima guerra mondiale e dal largo impiego del forno come metodo di suicidio.
Il prigioniero viene fissato ad una sedia in una camera stagna. Uno stetoscopio fissato al suo torace viene collegato a cuffie che si trovano nella stanza adiacente, dove stanno i testimoni, in maniera tale che un medico possa controllare il progredire dell'esecuzione; nella camera stagna viene quindi liberato gas cianuro che uccide il condannato. La morte avviene per asfissia: il cianuro inibisce l'azione degli enzimi respiratori che trasferiscono l'ossigeno dal sangue alle cellule del corpo. Lo stato di incoscienza può subentrare rapidamente, ma l'esecuzione durerà più a lungo se il prigioniero tenta di prolungare la propria vita trattenendo il fiato o respirando lentamente. Così come avviene con gli altri metodi di esecuzione, gli organi vitali possono continuare a funzionare per un breve periodo, a prescindere dal fatto che il prigioniero sia cosciente o meno.


Riportiamo ora un particolare caso di un detenuto sottoposto alla camera a gas:
Jimmy Lee Gray: giustiziato nel Mississippi il 2 settembre 1983. Le sue convulsioni sarebbero durate otto minuti, nel corso dei quali il prigioniero avrebbe ripreso fiato undici volte, sbattendo ripetutamente la testa contro un palo che si trovava dietro di lui. Alcuni testimoni hanno dichiarato che Gray non aveva l'aria di essere ancora morto, nel momento in cui i funzionari del carcere li hanno invitati ad uscire.

LA SEDIA ELETTRICA

Tempo di sopravvivenza: 10 minuti
La sedia elettrica fu introdotta negli USA nel 1888, in ragione della sua pretesa di maggiore umanità rispetto all'impiccagione, utilizzata in precedenza. La procedura con cui il condannato viene ucciso è la seguente: dopo che il detenuto è stato legato alla sedia, vengono fissati elettrodi di rame inumiditi alla testa e ad una gamba (che sono state rasate per assicurare una buona aderenza). Potenti scariche elettriche, applicate a brevi intervalli, causano la morte per arresto cardiaco e paralisi respiratoria: un elettricista, agli ordini del boia, immette la corrente per la durata di due minuti e diciotto secondi variando il voltaggio da 500 a 2000 volt, altrimenti il condannato brucerebbe. Il procedimento procura effetti visibili devastanti: il prigioniero a volte balza in avanti trattenuto dai lacci, orina, defeca o vomita sangue, gli organi interni sono ustionati, si sente odore di carne bruciata.
Benché lo stato di incoscienza dovrebbe subentrare dopo la prima scarica, in alcuni casi questo non accade: a volte il condannato è solo reso incosciente dalla prima scarica, ma gli organi interni continuano a funzionare, tanto da rendere necessarie ulteriori scariche.

Riportiamo ora due particolari casi di detenuti sottoposti alla sedia elettrica:
Willie Francis: 17enne nero, condannato nel 1946, sopravvissuto al primo tentativo di ucciderlo. Un testimone oculare disse: "Ho visto il boia che accendeva l'interruttore ed ho visto le labbra del prigioniero gonfiarsi, il suo corpo teso e stirato. Ho sentito l'incaricato gridare al suo collega di mandare più succo [elettricità] quando ha visto che Willie Francis non moriva e il collega rispondere che stava mandando tutta la corrente elettrica che aveva. Allora Willie gridò: 'Toglietemela, fatemi respirare!'. Successivamente ha detto di aver sentito un bruciore nella testa ed alla gamba sinistra, di essere saltato contro le cinghie e di aver visto puntini blu, rosa e verdi".
Fu messo a morte un anno più tardi, con successo.
John Louis Evans: giustiziato nell'aprile 1983, è stato dichiarato ufficialmente morto - secondo quanto riferito dai testimoni oculari - soltanto dopo tre distinte scariche di 1900 volt ciascuna, per una durata complessiva di oltre quattordici minuti.

L'IMPICCAGIONE

Tempo di sopravvivenza: 8-13 minuti
Nell'impiccagione la perdita di coscienza è quasi immediata; la morte avviene rapidamente per asfissia, ad opera di un cappio posto attorno al collo e fissato ad un sostegno per l'altro capo. Il peso del corpo, abbandonato nel vuoto o inclinato in avanti, grava sul cappio, ne determina la chiusura e la conseguente azione comprimente sulle vie respiratorie.
L'impiccagione lascia vari segni, sia interni che esterni: il condannato diventa cianotico, la lingua sporge in fuori, i bulbi oculari escono dalle orbite, vi è un solco alla cute del collo; ci sono inoltre lesioni vertebrali e fratture interne


I.T.A.L.I.A. = M.E.R.D.A.




cosa ne pensa horst tappert?

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www.terminator3.com

Anonymous said...

TRATTO DA LA REPUBBLICA VENERDI 15 OTTOBRE 2004 prima pagina

Si al condono,scontro in aula
-----------------------------------------------------------------------

il sacco d'italia
............................................................................
il dibattito con Bush in arizona

Kerry vince l'ultimo duello in tv
............................................................................
LUZI,UN POETA AL SENATO
..................................................................

FALSO IN BILANCIO,STOP DALL' EUROPA

....................................................................................


TRATTO DA Il Messaggero

lunedi 21 febbraio 2005

O S T I A - L I T O R A L E prima pagina.

Serviranno 45 giorni pèer completare l'intervento.D'Alessandro:i disagi saranno al minimo.

La via del Mare accende la luce.

Da domani cantieri per una nuova illuminazione:traffico a rischio.

-----------------------------------------------------------------------------------------------

Temperature in calo,rischio neve per la Capitale.
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scontri all' olimpico

Petardo sugli spalti:

tifoso romanista perde la mano destra
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UNIVERSITà

BLOCCO LEZIONI E OCCUPAZIONE DEI RETTORATI
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CASALPALOCCO

MUORE IN MOTO UN AMERICANO,
FIDANZATA GRAVE

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cARANDINI:"ECCO LA DOMUS REGIA"

.......................................................................................

TRATTO DA LA REPUBBLICA VENERDI 15 OTTOBRE 2004 PAGINA 25

"Ciao Jessica e Sabri,stelline mie"

Cinquemila ai funerali.Sulle bare due paperi di peluche.
...............................................................................

gerri scotti= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

giancarlo giovalli= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

teresa ricco = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

adele splendore = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

clonazione umana = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

dario trivelli= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

pompeo trivelli= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

umberto trivelli= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

vallo della lucania = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

futani = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

novi velia= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

mirko bianchini = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

vincenzo liguori= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

vincenzo mazzeo= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

vincenzo scalone= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

maura gabriele= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

maria pia bianco = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

classe clonata 1995 ecc.= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

istituto e.cenni di vallo della lucania = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

gioi cilento = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

luca taddeo= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

giuseppe taddeo= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

12 05 2005= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.


giuseppe merola = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.


vallo della lucania = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

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rete 7 = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

carmela santi = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

giorgio scelza = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

davide la terza = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

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MIRELLA RUSSO= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a.= pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

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ANDREA VIANELLO= m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

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WWW.ILCILENTO.IT = m.e.r.da.= O.M.E.R.T.à.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.

italia = m.e.r.da.= m.o.n.n.e.z.z.a. = pubblicità per fatti di cronaca nera e di sangue.
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TRATTO DA LA REPUBBLICA VENERDI 15 OTTOBRE 2004 PAGINA 12

Tagli irpef rinviati a novembre

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TRATTO DA LA REPUBBLICA VENERDI 15 OTTOBRE 2004 PAGINA 27

D'Antona,gli ultimi 130 passi

ecco il diario dell' omicidio

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tratto da la repubblica sabato 12 agosto 2006 pagina 23

Trovati senza vita alla base di un dirupo di 100 metri.I dubbi degli in quirenti:omicidio o suicidio?

Giallo a matera,coppia giù dai Sassi e muore
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Prete suicida,era accusato di pedofilia

roma ad aprile fu arrestato.L'adio:cara mamma.è tutto falso.
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ragazzo e 2 amiche mnorenni
Torino per vendetta investono senegalese.
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scontro porsche - clio
muoiono 4 persone
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i l c a s o

Nuova tragedia sul lavoro,nel distretto di ORTONOVO.

C a r r a r a ,CADE LASTRA DI MARMO

OPERAIO COLPITO E TAGLIATO IN DUE

LA SPEZIA - TRAGCO INCIDENTE SUL LAVORO NEL DISTRETTO ....
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tratto da la repubblica sabato 12 agosto 2006 pagina

VENEZIA, NO A MAXI SHOW A SAN M A R C O

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http://ilcentro.repubblica.it/dettaglio/ABRUZZO-CON-LA-NEVE-MA-%C3%88-SOLO-COCAINA/1406174?edizione=EdRegionale

ABRUZZO CON LA NEVE MA È SOLO COCAINA
di Luigi Vicinanza
Stanno inondando l'Abruzzo di «neve». No, non quella che cade dal cielo, bianca e immacolata, passione degli sciatori e ricchezza della natura. Altre «piste» vengono battute, a tutte le ore del giorno e della notte, in montagna come in riva al mare. Non è un gioco anche se qualcuno così si gioca la vita.

E' impressionante il dilagare del consumo di cocaina anche nella nostra regione. Solo nell'ultimo mese una quarantina di arresti per spaccio in quattro distinte operazioni tra l'Aquila e la Marsica. E raccontano gli esperti che per ogni chilo di droga sequestrato altri nove giungono purtroppo a destinazione.

L'anno che sta per chiudersi ha visto blitz importanti realizzati dalle forze dell'ordine: nella Marsica - sempre più terra di sconfinamento da parte dei clan camorristici - è stata sgominata mesi fa una banda che «stipendiava» i suoi affiliati grazie ai proventi della droga; mentre in un delizioso paese poco distante da Pescara, Elice, è finita dentro la banda delle casalinghe, gli spacciatori della porta accanto, bravi ragazzi e ragazze col vizietto della coca.

Accusati e non ancora condannati; tutti idealmente innocenti fino a sentenza definitiva, come è giusto sempre ricordare. Dal profilo sociale delle persone coinvolte emerge una normalità sconcertante: c'è sì quello che ha precedenti penali e collegamenti criminali pericolosi, ma sempre più spesso le indagini recenti vedono tra gli arrestati persone che i giornali definiscono insospettabili.

Nella recentissima inchiesta «Long drink» gli investigatori hanno fatto maliziosamente trapelare che tra i consumatori abituali ci sarebbe anche un noto esponente politico dell'Aquila.

La cocaina è la droga del benessere: chi la usa e chi la spaccia non ritiene di commettere reato. Intorno a questo consumo non si crea quell'allarme sociale suscitato dall'eroina, dall'ecstasy e da altre sostanze da sballo. Anzi, si percepisce «un ampio consenso» come rivela preoccupato il Viminale riferendosi al resto d'Italia. Addirittura il 5 per cento degli studenti abruzzesi avrebbe fatto uso almeno una volta di cocaina.


http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/abruzzo/news/2008-03-06_106182912.html

http://newscontrol.repubblica.it/item/411441/pescara-prostituzione-e-droga-11-arresti

http://www.seiunico.it/cled/

http://www.tuttoabruzzo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8074&Itemid=467
Droga: maxi blitz a Pescara, 44 arresti
14 Gen 2008 ore 16:42
Questa mattina all'alba nel corso di un'operazione anti-droga compiuta da 140 Carabinieri del comando provinciale di Pescara e dei comandi provinciali di Teramo, L'Aquila e Chieti, sono state arrestate 44 persone delle quali quasi la metà donne.

L’organizzazione agiva a Pescara ed era dedita allo spaccio di eroina e cocaina. Quasi tutti gli arrestati erano già conosciuti dalle forza dell’ordine e in buona parte di etnia rom. I quartieri nei è stato effettuato il blitz sono Rancitelli, Zanni, San Donato, Fontanelle, alcune zone del centro e alcune vie del comune di Montesilvano.


http://www.insiemesenza.org/OPSabruzzo.htm

http://www.epicentro.iss.it/focus/tossicodipendenza/tossico-abruzzo.asp

http://www.cronacadabruzzo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=1904&Itemid=1

Balcani, stop al triangolo della droga

PESCARA – Un triangolo della droga tra Albania, Kossovo e Italia, smantellato dalla Guardia di Finanza di Pescara, guidata dal comandante Paolo Rampolla, che ha portato all’arresto di 14 persone, più tre che sono ancora latitanti, e al sequestro di 32 chili di stupefacenti.

L’operazione “Uragano”, cooordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Pescara Gennaro Varone, e illustrata ieri mattina nel corso di una conferenza stampa dalle Fiamme gialle, ha svelato un intreccio di narcotraffico tra i balcani e l’Italia portato inizialmente alla luce dal sequestro di 13 chili e mezzo di eroina trovati a bordo di un’automobile, un’Opel Corsa intercettata nelle vicinanze del casello autostradale di Pescara nord il 30 agosto del 2006, guidata da uno sloveno, Damijan Sinisa Ostojic, poi arrestato. E’ il là delle indagini. Un’operazione che è proceduta per tappe e che ha investito anche l’Eurojust, un organismo internazionale europeo di magistrati, il quale ha provveduto, due di questi sono ancora latitanti, a spiccare un mandato di cattura verso 4 dei 17 in totale coinvolti. Il passo successivo delle indagini su questo giro di droga che aveva come fulcro il Kossovo, regione nella quale, anche prodotta localmente, veniva reperita la droga, si è registrato il 13 aprile dell’anno scorso, quando la polizia tributaria, ad Ancona, su una Nissan Navara, trovò altri 4,269 chili di eroina, trasportati da Fatmir Musaj, un corriere kossovaro di 23 anni, mentre nel porto di Bari contestualmente venivano trovati 13,405 chili di eroina a bordo di un’Audi 4. Sequestro che portò all’arresto di Tahir Tairi e Dzemaludin Neziri, due corrieri macedoni di 25 e 28 anni. Il quadro che dalla collaborazione operativa tra gli inquirenti dei diversi paesi è emerso è che, dopo il rifornimento in Kossovo, la droga veniva portata in Albania. Una volta sistemata nelle macchina, poi, via traghetto (ma anche su strada), transitava verso la costa adriatica italiana, dove albanesi che operavano sul territorio, insieme con l’unico italiano coinvolto nell’indagine, Antonio Madia, un trentaseienne di Verona, avrebbero poi piazzato la “roba” nel circondario. Altri due sequestri di droga, nell’ambito di “Uragano”, si sono avuti uno a Pescara, quando il 4 novembre del 2007 furono arrestati in flagranza di reato Herald Qamirani e Gegolli Fisnik, il primo un corriere albanese di 18 anni di corriere. I due furono trovati, a bordo di una Fiat 600, con 454,80 grammi di cocaina. L’altro sequestro, invece, ancora di coca, due mesi fa, il 10 dicembre, alla stazione stanza a Brescia e l’altro un connazionale che aveva come base Parigi, anch’egli un centrale di Pescara, dove in manette è finito Surja Mamo, un corriere albanese di 20 anni residente nella provincia di Chieti. Tra dicembre e gennaio poi anche gli ultimi arresti, tra i quali anche i tre organizzatori del traffico internazionale. Tra il 12 e il 15 dicembre infatti sono finiti in carcere Shkelqim Celmeta, albanese di 44 anni residente negli Stati Uniti, il quale riforniva di droga in Italia e all’estero. Poi Marko Beka, un albanese di 27 anni residente nel pescarese (il destinatario dell’eroina sequetrata al casello di Pescara nord) e Ervin Merko, suo connazionale, 31 anni, residente nel chietino, persona di fiducia di Beka e custode delle partite di droga a lui indirizzate. Il cerchio si è chiuso in Germania, con l’arresto di Klodian Bregu, un altro albanese, 22 anni, senza fissa dimora, che riforniva di droga insieme con Celmeta.


http://keypivot.com/la-droga-di-castelvolturno-nell-aquilano-55-arresti-18-abruzzo

http://www.casanaturafontecampana.it/DOSSIER%20CIAF.pdf

http://www.primadanoi.it/

http://www.spazioforum.net/forum/index.php?showtopic=14266

http://www.legambienteabruzzo.it/documenti/DOSSIER%20CIAF.swf

http://consiglio.regione.abruzzo.it/leggi/lexreght/legVI/leggi/html/1998/l146.htm

http://members.tripod.com/~ufocun/00013g.htm

http://www.corriere.it/cronache/08_febbraio_27/salvia_il_palazzo_fu_controllato_59119278-e503-11dc-8a6c-0003ba99c667_print.html

http://leggende.clab.it/abstrct3.htm

Bambini rapiti e traffico d'organi

di Paolo Toselli
Nello scorso mese di giugno, la storia della camera operatoria volante, che gira per le strade e raccoglie bambini per togliere loro gli organi, ha ricominciato a diffondersi tra gli abitanti di alcuni paesini a nord di Roma.
Ne hanno parlato anche i giornali, che, tra l'altro, si occupano sempre piu' del fenomeno "bambini scomparsi", diffondendo molte volte dati gonfiati sul reale numero di questi casi.
Inoltre, dal Sudamerica e' partita una campagna stampa denigratoria nei confronti del nostro Paese.
"Siamo trafficanti di bimbi, anzi di organi.
Importiamo dal Brasile 5 mila bambini sani e belli per strappare loro occhi, fegato e reni.

http://www.narcomafie.it/articoli_2008/dos1_2_2008.htm


http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2008-03-12T113108Z_01_ROS239628_RTRIDST_0_OITTP-DROGA-BARI-OPERAZIONE.XML

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1965227478

http://it.notizie.yahoo.com/agixml/20080312/tit-droga-dia-bari-21-arresti-per-traffi-8968993.html


http://www.liberacittadinanza.it/regioninew/puglia/barinew

http://www.televideo.rai.it/televideo/pub/notiziasolotesto.jsp?id=323126&pagina=100&sottopagina=01

http://www.ifatti.com/articolo.asp?ID_ARTICOLO=6175

Droga, operazione in tutt'Italia della Dia di Bari contro un'organizzazione italo-albanese
Sequestrate cocaina ed eroina per 5 milioni di euro, 21 arrestati con l'accusa di associazione per delinquere per traffico internazionale di stupefacenti

http://www.ifattilive.com/upload/1243_cocaina.jpg

ROMA (Rcif) - Droga, operazione in tutta Italia della Dia di Bari contro un'organizzazione italo-albanese, 21 le custodie cautelari richieste dalla Dda pugliese e sequestrate cocaina ed eroina per un valore di oltre 5 milioni di euro.
Con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e alla detenzione di armi la Dia di Bari ha sgominato una organizzazione italo-albanese al termine delle indagini durate oltre un anno.
Nell'operazione, denominata 'Skifteri' (in albanese 'il falco che cattura la preda'), sono stati sequestrati ingenti quantitativi di droga provenienti dal nord Europa (cocaina


D R O G A E P R O S T I T U Z I O N E

Discoteca Egizia
Via Colle delle Api - Campobasso (CB)
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Via A. De Gasperi - Campomarino (CB)
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Pepenero - Disco Club
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Le notti piccanti e trasgressive con l'animazione più bella del centro Italia, la suadente voce della splendida Miss Emily, il sound coinvolgente di Simone Polesi, i party a tema più esclusivi con un pubblico selezionato, le location più eleganti e raffinate, l'impeccabile servizio in sala e ai bar, l'accuratezza del particolare e la continua ricerca delle idee più innovative. Tutto questo in una sola parola è... Pepenero

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Corso Cavour, 3
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Mar 11
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Category: CLUB PRIVE' - Swingers' club, Milano - MI
New Paradise, un club privato dove i soci possono, per un momento, gettarsi alle spalle tutti i loro timori ed esplorare un campo che per molti di noi può essere ancora sconosciuto. Un’avventura nuova, in un certo senso, ma sempre un’ esperienza entusiasmante, all’insegna dell’eleganza e della classe, per nulla volgare. Il nostro locale vi fornisce un ambiente tranquillo e riservato, composto da soci selezionati con attenzione, spinti, come voi, dal desiderio di riscoprire l’essenza del fascino e del vero piacere.

Chiuso lunedì pomeriggio

Apertura tutti i giorni dalle 22 in poi

domenica 15-18 e dalle 22 in poi

Capienza 70 coppie

NEW PARADISE CLUB PRIVE’
Via Monfalcone, 34/1 - Milano - Zona Lambrate

02.28.29.721 o 338-54.23.113
www.newparadiseclubprive.com
Solo per adulti - Riservato ai Soci





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http://www.teatronaturale.it/articolo/3460.html

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http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/cronaca/rapporto-legambiente/rapporto-legambiente/rapporto-legambiente.html

http://www.iltaccoditalia.info/sito/index-a.asp?id=4015


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